{"id":3955,"date":"2016-06-17T08:44:38","date_gmt":"2016-06-17T06:44:38","guid":{"rendered":"http:\/\/www.farmagalenica.it\/?p=3955"},"modified":"2019-03-13T17:02:08","modified_gmt":"2019-03-13T16:02:08","slug":"collirio-cannabis-terapeutica-farmaco-glaucoma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.farmagalenica.it\/collirio-cannabis-terapeutica-farmaco-glaucoma\/","title":{"rendered":"Collirio cannabis terapeutica, farmaco per glaucoma"},"content":{"rendered":"\n
\"collirio<\/a><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Se stai cercando un collirio cannabis terapeutica<\/strong> legale in Italia, sappi che \u00e8 possibile farlo preparare in alcune Farmacie di Farmagalenica, nei Laboratori Galenici attrezzati (v. lista delle farmacie nel link in fondo all’articolo).<\/p>\n\n\n\n

L’uso di questo collirio cannabis terapeutica \u00e8 destinato al trattamento\u00a0del glaucoma<\/strong> oppure al dolore oculare<\/strong> o qualsiasi altra indicazione il Medico voglia indicare, se c’\u00e8 letteratura scientifica a supporto, in base alle Legge 94\/98<\/a> (Legge Di Bella).<\/p>\n\n\n\n

NOTA: A MAGGIO 2017 un funzionario dell’UCS ha fatto sapere che non considera realizzabile il collirio in quanto non in Farmacopea<\/del>. <\/p>\n\n\n\n

Dal 5 Maggio 2017<\/a>, la cannabis \u00e8 in Farmacopea Tedesca.<\/p>\n\n\n\n

Evidenze scientifiche dell’uso di cannabis terapeutica nelle patologie oculari?<\/h2>\n\n\n\n

L’aumento della pressione intraoculare \u00e8 il maggior fattore di rischio per l’insorgere del glaucoma<\/strong>, una neuropatia ottica progressiva che \u00e8 la prima causa assoluta di cecit\u00e0 nel mondo e la prima causa di cecit\u00e0 irreversibile.<\/p>\n\n\n\n

Una pressione intraoculare alta pu\u00f2 causare un progressivo danneggiamento del nervo ottico e delle cellule della retina. Se il danno \u00e8 severo, il risultato pu\u00f2 essere la cecit\u00e0. (https:\/\/sensiseeds.com\/en\/blog\/top-4-benefits-cannabis-glaucoma\/<\/a>).<\/p>\n\n\n\n

Esistono attualmente molti farmaci utilizzati nel controllo della pressione (beta-bloccanti, analoghi delle prostaglandine, simpaticomimetici, inibitori dell’anidrasi carbonica ecc…), ma la Cannabis si \u00e8 mostrata efficace nel ridurre la pressione intraoculare<\/strong> al fine di prevenire il danno che pu\u00f2 portare alla cecit\u00e0.
Inoltre, \u00e8 stato visto (eh beh…) come la cannabis terapeutica abbia anche un’azione neuroprotettiva<\/strong> (si veda
http:\/\/www.ncbi.nlm.nih.gov\/pmc\/articles\/PMC1772142\/<\/a>).<\/p>\n\n\n\n

Lo stesso DM 9\/11\/2015 indica il glaucoma come uno degli usi consentiti della cannabis terapeutica.<\/p>DM 9\/11\/15<\/cite><\/blockquote>\n\n\n\n

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Ridurre o eliminare gli effetti collaterali sistemici del THC grazie all’uso locale<\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Perch\u00e8 ricorrere ad un collirio cannabis medica realizzato dal Farmacista Galenista?<\/h2>\n\n\n\n

Cannabis inalata = effetti su tutto il corpo<\/h4>\n\n\n\n

La pi\u00f9 grossa difficolt\u00e0 riscontrata finora nell’utilizzo della Cannabis Sativa L.<\/em> per il trattamento del glaucoma risiede nel fatto che, per mantenere un effetto terapeutico consistente, il paziente dovrebbe effettuare frequenti somministrazioni\/assunzioni nel corso della giornata<\/strong>, con conseguente possibilit\u00e0 di insorgenza dei “classici” effetti collaterali della Cannabis o meglio del THC (stanchezza, ansia, tachicardia, ipotensione ecc.), anche perch\u00e9 spesso gli studi si riferiscono a cannabis terapeutica fumata o inalata.<\/p>\n\n\n\n

Questo problema viene brillantemente risolto grazie all’Arte del Farmacista<\/strong>, che permette di realizzare sul momento (estemporaneamente) un collirio cannabis terapeutica per permettere\u00a0la somministrazione oculare dei\u00a0cannabinoidi<\/strong> (THC, CBD e tutti gli altri presenti nel fiore).<\/p>\n\n\n\n

Collirio = uso locale, effetti locali<\/h4>\n\n\n\n

L’uso locale permette, infatti, di limitare fortemente gli effetti collaterali sistemici che si potrebbero presentare con una assunzione orale o inalatoria della Cannabis<\/strong>.
Inoltre, la cannabis terapeutica\u00a0ha notoriamente propriet\u00e0 miotiche, cosa che la rende utile nel trattamento del glaucoma.
Infine \u00e8 ormai accettato che il THC, principio attivo presente nella cannabis, deve molti dei suoi effetti all’interazione con i recettori cannabinoidi (CB1 e CB2).<\/p>\n\n\n\n

I recettori CB1 sono presenti nel cervello, nel midollo spinale, nei polmoni, nel cuore, nel tratto urogenitale e gastrointestinale e anche nell’occhio:\u00a0studi istologici e farmacologici supportano il ruolo diretto del recettore oculare CB1 nella riduzione della pressione intraoculare indotta dai cannabinoidi<\/strong>\u00a0(leggasi http:\/\/www.ncbi.nlm.nih.gov\/pmc\/articles\/PMC1772142\/<\/a>).<\/p>\n\n\n\n

Esistono studi sull’uso del collirio cannabis medica nel glaucoma?<\/h2>\n\n\n\n

Interessante \u00e8 il seguente estratto e lista di studi, preso dall’Handbook Of Cannabis [tradotto]:<\/p>\n\n\n\n

Per minimizzare i possibili effetti collaterali sistemici e massimizzare la concentrazione del farmaco nel sito di applicazione, l’applicazione topica sarebbe l’ideale forma di somministrazione. Comunque, gli estratti naturali di cannabis cos\u00ec come i sintetici, sono altamente lipofili e hanno una bassa solubilit\u00e0 in acqua, determinando una difficolt\u00e0 pratica in questa modalit\u00e0 di somministrazione. L’epitelio corneale \u00e8 altamente lipofilica e il suo attraversamento \u00e8 uno step cruciale e limitante per farmaci lipofili come i cannabinoidi (Green and Roth 1982; Jarho et al. 1996; Jay and Green 1983<\/em>). La solubilit\u00e0 in acqua del farmaco \u00e8 un’altra importante propriet\u00e0 nel determinare l’efficacia, dato che la superficie dell’occhio \u00e8 costantemente coperta dal fluido lacrimale. Ulteriori fattori che influenza l’assorbimento corneale includo la dimensione della molecola, la carica e il grado di ionizzazione. Precedenti esperimenti con l’uso oculare di soluzioni con cannabinoidi ha implicato l’uso di oli minerali come eccipiente, ma si sono dimostrati irritanti per l’occhio umano (Green and Roth 1982<\/em>). Recentemente, diverse colliri con microemulsioni e ciclodestrine hanno mostrato di migliorare il passaggio dei cannabinoidi attraverso la cornea. Queste formulazioni hanno portato ad una significativa riduzione dell’IOP (Green and Kearse 2000; Jarho et al. 1998; Laine et al. 2002; Naveh et al. 2000; Porcella et al. 2001<\/em>).<\/p> Handbook Of Cannabis, Oxford Press 2016<\/cite><\/blockquote>\n\n\n\n

Alla luce di queste considerazioni, delle variet\u00e0 di Cannabis Medica attualmente disponibili<\/a>, la variet\u00e0 di cannabis Bedrocan o Pedanios 22\/1<\/strong>, che contiene il 22% di THC, \u00e8 la variet\u00e0 maggiormente consigliata e prescritta per l’allestimento del suddetto collirio<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Nulla vieta al Medico, comunque, di richiedere l’allestimento di un collirio con solo CBD (es. da variet\u00e0 Bedrolite o Aurora 1\/12) o sia con CBD che THC.<\/p>\n\n\n\n

Caratteristiche del collirio alla cannabis terapeutica<\/h2>\n\n\n\n

Il collirio viene allestito nel Laboratorio Galenico della Farmacia sotto cappe a flusso laminare, garantendo la sterilit\u00e0 del preparato finale<\/strong>.
Inoltre, nella formulazione del collirio a base di Cannabis \u00e8 presente un agente emulsionante<\/strong> che viene utilizzato<\/p>\n\n\n\n