L'articolo Fare sterili in Farmacia: cosa serve davvero e normativa sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>Parliamo di fare sterili in farmacia: colliri e/o iniettabili. Cosa serve al Farmacista galenista per poter allestire colliri e/o sterili, qual è la normativa che regola la presenza di una “zona sterili” in una Farmacia con Laboratorio Galenico, quali sono i requisiti strutturali, come organizzarsi?
State per leggere cose che non capirete inizialmente, è normale. Procedete nella lettura e se avete dubbi o domande, postate nei commenti.
Potreste trovarvi, come prima reazione, a rifiutare ciò che è scritto in questo articolo. Per questo l’articolo sarà tecnico e dettagliato per spiegarvi al meglio e farvi capire che “le cose sono effettivamente così”.
Basta con questo alone di mistero e cominciamo.
La prima cosa da chiarire è qual è la base normativa che regola la produzione dei farmaci sterili (colliri o iniettabili) in una Farmacia Galenica italiana. Ci sono 2 testi:
Già qui potrebbe esserci qualche ciglio aggrottato nel leggere la parola GMP e pensare ad un laboratorio galenico. Ma così è e nel corso dell’articolo verrà ben spiegato con tutti i riferimenti normativi. Come anticipo, considerate comunque che il 90% della normativa per fare sterili in farmacia risiede nelle NBP. Ma quel 10% di GMP (vedrete) è fondamentale e non eludibile.
Bene, chiarito questo partiamo con le cose semplici, cioè chiarire cosa serve al Farmacista Galenista che decide di fare colliri e cosa serve al Farmacista Galenista che decide di fare farmaci iniettabili, ossia ai requisiti strutturali (ambienti, locali, ecc…) e tecnici (procedure, controlli, …).
Gli stessi identici degli iniettabili.
Gli stessi identici dei colliri
Immaginando un po’ di confusione e stordimento nella testa del lettore fin qui, diamo risposta chiara, precisa e concisa alla domanda sopra:
Si, avete letto bene. Non c’è NESSUNA DIFFERENZA strutturale e legislativa per un Farmacista Galenista che voglia fare colliri sterili o iniettabili sterili. Nessuna significa… nessuna.
Sì.
Si.
Si.
Detto in altra maniera:
Tutto va bene finché va bene.
Proverbio di anonimo autore nel 2024
È normale il rifiuto di quanto sopra, cercando risposte dalla prassi quotidiana:
Lo spirito di queste risposte è alla base di quanto successe nel 2013 in America, il cosiddetto “scandalo NCCD“: anche in America i galenici sterili venivano fatti da alcune farmacie in maniera non adeguata (es. senza camera bianca, senza tutte le procedure necessarie, senza seguire i requisiti strutturali e procedurali) in seguito del quale vi furono 64 morti (!) e centinaia di malati (es. meningite).
Come conseguenza a questa scandalo, la FDA Americana modificò le normative sullo sterile in maniera molto più stringente, di fatto ridimensionando e ridisegnato il modo di fare sterile: escludendo la maggior parte delle farmacie.
In Italia? Se succedesse in Italia, guardando a cosa è capitato in casi simili in passato (es. sospette morti per preparazioni galeniche anoressizzanti) si potrebbe ipotizzare, probabilmente, la chiusura dell’attività sterile nelle farmacie galeniche italiane o, in alternativa, l’istituzione di farmacie centralizzate controllate pesantemente da AIFA. Davvero vogliamo questo?
Stiamo parlando di avere uno scenario in cui un farmacista ha installato una cappa colliri in un qualsiasi ambiente del laboratorio o comunque senza le indicazioni delle GMP? Qui tocchiamo un tasto parecchio dolente. Come già scritto, la norma sugli sterili è del 2002 (oltre 20 anni dalla data di pubblicazione di questo articolo).
Com’è possibile che in tutto questo tempo non si sia sviluppato una corretta impostazione normativa del laboratorio, ma che ci siano numerose farmacie che eseguono colliri in queste condizioni?
Alcune possibili risposte (alcune politicamente scorrette forse, ma la verità va detta):
Con questa domanda ci riferisce al luogo comune per cui “per fare i colliri basta una cappa per colliri”, senza ambienti dedicati A-B-C-D.
Probabilmente, l’equivoco nasce dall’idea che essendo consentito dal Dlgs 16/2010 e succ. mod. in ambienti oculistici avere un ambiente D con all’interno una cappa per colliri, si sia “traslato” questa possibilità anche alla farmacia.
Ora, posto che tale norma nulla ha a che vedere con le farmacie, per i laboratori galenici esiste una specifica normativa (NBP) che descrive esattamente e precisamente quali sono i requisiti per eseguire preparazioni sterili (senza distinguere tra colliri o iniettabili o altro) in un laboratorio galenico.
Dulcis in fundo, la norma dei colliri citata all’inizio prevede comunque che la cappa per i colliri sia una clean room zona D (almeno ISO 8), e non che sia genericamente posizionate in un punto del laboratorio o in una stanza normale, seppur dedicata, senza classificazione ISO.
Adesso entriamo nello specifico. Facciamo nomi delle leggi, riferimenti ai punti, ecc…
Come già detto, la norma che regola la preparazione di farmaci sterili in farmacia nel Laboratorio Galenico sono le Norme di Buona Preparazione, in particolare i paragrafi da pagina 1417 a 1426.
In queste (poche) pagine le NBP descrivono le cose necessarie da fare per garantire la sterilità e quindi la sicurezza del farmaco e, di conseguenza, la sicurezza del paziente. Queste descrizioni dicono COSA serve, ma non COME farlo. Questo punto è importantissimo.
Ci sono 2 (DUE) specifiche e precise eccezioni a quanto appena affermato sopra: sono 2 punti in cui le NBP sostanzialmente dicono COME fare una determinata cosa non spiegandolo direttamente, ma indicando come riferimento le GMP.
In altre parole, quando nel 2002 usci la Farmacopea Italiana XII edizione, le NBP davano indicazioni di seguire alcune parti del GMP del 2002. Nel 2024 le NBP della Farmacopea Italiana XII edizione non sono cambiate (sic!), ma sono cambiate le GMP e l’Annex I (Agosto 2023 è l’ultimo aggiornamento alla data del presente articolo). Quindi:
Venendo al dunque, sono 2 i punti in cui le NBP “rinunciano” a dare riferimenti e indicano invece di fare riferimento diretto alle GMP, nello specifico l’Annex I (o Allegato I):
Gli ambienti di preparazione devono essere separati dagli altri locali di preparazione. Gli ambienti dovranno essere classificati secondo il grado di rischio del processo impiegato in conformità all’Allegato 1, Fabbricazione di medicinali sterili, delle Norme di Buona Fabbricazione [GMP, ndr]
Paragrafo 11.1.2 – pag. 1423
Cos’è l’Allegato 1? Nel settore è meglio noto come Annex I (leggasi “Annex primo”) ossia un allegato tecnico in cui sono contenute tantissime informazioni dirette o indirette su sterilità, locali, procedure, personale, strumenti, limiti, test, analisi, metodiche.
Di tutta questa roba quello che interessa in questo paragrafo delle NBP sono i riferimenti ai locali che le GMP classificano in base alle ISO:
In base all’Annex I (e quindi anche alle NBP) tutte queste zone devono:
Tutto questo requisito delle NBP/Annex I si può ottenere in un laboratorio galenico solo in 2 modi:
Abbiamo parlato finora di ISO, ma non abbiamo spiegato esattamente cosa sono e a cosa si riferiscono nel campo degli ambienti sterili.
La ISO (International Organization for Standardisation) è la più grande istituzione a livello mondiale per lo sviluppo e la pubblicazione di norme internazionali. Con riferimento alla qualità o purezza dell’aria.
La seguente tabella spiega in maniera precisa i valori di particelle ammesse in un determinato ambiente e la relativa classificazione in ISO:
Sembrerà un ripetizione, ma: ribadiamo la differenza dal punto di vista delle zone tra camera bianca (“clean room”) e isolatore:
Al lettore attento non sarà sfuggito un fatto: un isolatore, per essere a norma, deve essere collocato in una zona D, ossia ISO 8. Ergo, collocare un isolatore in un punto qualunque del laboratorio non permette al Farmacista Galenista di allestire farmacia galenici sterili (colliri o iniettabili), ma è necessario un ambiente isolato e certificato in base all’Annex I.
I controlli dovranno essere definiti da un apposito piano di campionamento commisurato agli ambienti e al loro utilizzo, che riporti i punti di prelievo, il numero dei saggi, le frequenze dei controlli, le metodiche utilizzate, le azioni previste al superamento dei valori limite. Per i valori limite l’attuale riferimento è costituito dall’Allegato 1, Fabbricazione di medicinali sterili, delle Norme di Buona Fabbricazione [GMP, ndr]
Paragrafo 11.4 – pag. 1424
Anche in questo caso, le NBP indicano che le “istruzioni precise” sui limiti microbiologici sono da “prendere” nell’Annex I. Il Farmacista Galenista ha l’obbligo di eseguire test sul farmaco, l’ambiente e le procedure. E i limiti di accettabilità di questi test sono nelle GMP (Annex I):
Attenzione però alle derive: nello sterile nel laboratorio Galenico della Farmacia NON è obbligatorio seguire tutte le GMP per la preparazione degli sterili (colliri o iniettabili): l’obbligo perentorio è SOLO per i 2 punti specifici dell’Annex I descritti in questo articolo richiamati dalle NBP.
Su tutto il resto, il Farmacista deve seguire le NBP che danno indicazioni generali (ma che richiedono sempre di documentare) su come condurre le gestione dello sterile.
Ciò detto, se il Farmacista Galenista volesse indicazioni meno generali di quelle NBP, preferendo indicazioni chiare e precise può scegliere di attingere all’Annex I delle GMP.
Davvero. Non c’è.
Ma ammettiamo che ci sia. Solo per un attimo, facciamo (molto) finta che quanto avete letto finora non sia vero. C’è un’altra cosa da considerare nelle NBP: le “semplificate”.
Se sei un Farmacista Galenista, prima di proseguire rispondi a questa domanda: nel laboratorio galenico in cui lavori segui le “semplificate” o le “integrali”? Risposto? Ok, ora continua.
Le norme di seguito descritte [NPB “integrali”, ndr] si applicano alle preparazioni, magistrali o officinali, eseguite in farmacia, sia essa aperta al pubblico che ospedaliera.
CAMPO DI APPLICAZIONE delle NBP – pag. 1417
La farmacia che esegue preparati officinali non sterili su scala ridotta e preparati magistrali non sterili può discostarsi in parte da quanto descritto nei paragrafi che seguono, purché sia in grado di mantenere sotto controllo, dimostrandolo [DM 2003, ndr], l’intero processo.
Avete già capito vero? Chi vuol fare sterili di qualsiasi tipo, PRIMA ANCORA DI RAGIONARE DI CAMERA BIANCA o ISOLATORE, DEVE (imperativo) obbligatoriamente seguire le NBP “integrali“.
Alla data di pubblicazione dell’articolo, risultano censite circa 2.200 farmacie che fanno preparazioni galeniche, di cui oltre l’85% segue le semplificate ergo non può fare sterili.
Riassumendo:
Concludiamo ricordando che questo articolo non è una guida allo sterile nel Laboratorio Galenico, per cui c’è molto molto altro da conoscere per chi vuole fare galenici sterili, siano essi colliri o iniettabili.
Da dove partire quindi? Ovvio, dalle NBP (integrali) della Farmacopea Italiana. Leggetele (potete scaricarle da qui sotto).
Se invece volete un “riassunto” con slide che spiegano l’Annex I (anche se in versione datata), in particolare le caratteristiche delle zone A-B-C-D, ecco un link molto utile.
Alla prossima!
Farmacista appassionato di Galenica, Legislazione Farmaceutica e Farmaci al banco. Amministratore di Farmagalenica.it, Farmacosmetica.it e Cercagalenico.it.
Nel 2013 si è specializzato in preparazioni galeniche a base di cannabinoidi e cannabis medica e ha conseguito un Master alla Bedrocan BV. Da sempre lavora presso l’omonima Farmacia.
Iscrizione Albo dei Farmacisti
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]]>L'articolo Losartan collirio galenico, guida completa sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>Anticipiamo subito che essendo un farmaco galenico deve essere realizzato sul momento dal Farmacista Galenista, non è un medicinale industriale e richiede qualche tempo per la sua realizzazione.
Per cosa si usa? Quali sono i suoi effetti? Controindicazioni? Prezzo? Legislazione per la preparazione e vendita?
A queste e altre domande troverete risposta in questo articolo.
Il losartan (precisamente il losartan potassico) è una sostanza dotata di attività antipertensiva, normalmente usato in Italia come farmaco per il trattamento dell’ipertensione sistemica (la classica “pressione alta”).
Viene per questo commercializzato in compresse o capsule orali da ingoiare; in Italia è commercializzato in farmaci quali Lortaan® o Losaprex® compresse.
Negli ultimi anni, però, il suo uso topico o meglio oftalmico (applicazione negli occhi) come collirio è risultato utile nel trattamento di patologie dell’occhio quali:
Il punto è che il losartan collirio NON esiste in commercio in Italia.
Che fare? Ecco che entra in gioco la figura del Farmacista Galenista. State a sentire
Ormai deve essere chiaro: il Farmacista Galenista è l’unico che può preparare estemporaneamente un farmaco che non esiste.
Come? Partendo dalla materia prima purissima, creando il farmaco e sterilizzandolo in camera bianca o in isolatore, trattandosi quindi di un farmaco molto molto delicato.
Questo fa sì che il farmaco galenico così realizzato abbia certe caratteristiche uniche:
Quando si parla di losartan collirio, è già stato detto, si parla di un farmaco galenico. Non si tratta di un farmaco standard, ad una dose e quantità fissa, ma di un medicinale che può essere creato su misura in base alla necessità terapeutica del paziente e alle richieste del Medico.
Non esiste quindi un foglietto illustrativo generale da leggere e da cui attingere, ma ci possono essere alcune semplici indicazioni generali:
Poiché si tratta di un farmaco personalizzato, le modalità d’uso del losartan collirio devono essere fornite dal Medico.
Generalmente però è possibile indicare che l’applicazione del collirio avviene instillando 1 goccia più volte al giorno (es. 6 volte al giorno) al dosaggio di 0.08 mg/ml (ossia 0.8%).
Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali si segnalano (anche se molto raramente):
La vendita di un collirio a base di losartan potassico richiede sempre ricetta medica che può essere redatta da qualsiasi Medico Chirurgo. Tale ricetta può essere ripetibile o non ripetibile a seconda che sia in label (per indicazioni terapeutiche autorizzate) o off label.
Quando il collirio è redatto per indicazioni terapeutiche autorizzate, la ricetta è ripetibile, valida per 6 mesi per un massimo di 10 preparazioni. Non richiede formalismi particolari.
Quando il collirio è redatto per indicazioni terapeutiche non autorizzate, la ricetta è non ripetibile, valida per 30 giorni per il numero di preparazioni indicato in ricetta. Richiede che in ricetta sia indicato al posto del nome e cognome un codice numerico o alfanumerico e la motivazione della prescrizione.
Per quanto riguarda il costo del losartan collirio galenico, dipende direttamente dalla Tariffa Nazionale dei Medicinali (ossia non è deciso liberamente dal Farmacista). Trattandosi poi di un farmaco realizzato al momento, su misura e soprattuto sterile, ha un costo medio-alto.
In base all’art. 4 della Tariffa (che deve essere ostensibile al pubblico), ecco un esempio di costo, tenendo conto che dipende anche dal costo della materia prima (la polvere pura di losartan potassico):
No, non è possibile in quanto si tratta di un farmaco vero e proprio, a base di un principio attivo farmaceutico.
Si, come tutti i farmaci galenici è fiscalmente detraibile. Per ulteriori informazioni, c’è questo articolo dedicato.
Per cercare e visualizzare la Farmacie di Farmagalenica in grado di preparare losartan collirio sterile nel loro laboratorio Galenico, consultare il motore di ricerca cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
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]]>L'articolo Semaglutide galenica: preparazione in farmacia e brevetto sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>In breve, questa modifica permette al Farmacista di realizzare farmaci galenici utilizzando materie prime coperte da brevetto acquistate da rivenditori terzi con lo scopo di ottenere un prodotto personalizzato rispetto a quanto presente sul mercato farmaceutico.
Per meglio spiegare la portata della modifica normativa, in questo articolo si prenderà a titolo di esempio la molecola semaglutide (principio attivo contenuto in farmaci quali Ozempic® o Wegovy®).
Ad oggi, non sono infatti tante le molecole farmaceutiche rimaste coperte da brevetto per le quali la modifica introdotta dal Legislatore possa avere concretezza.
Si legga a proposito questa intervista al Dr. Marco Ternelli sull’argomento.
Essendo materia farmaceutica recente, si rimanda al seguente disclaimer: le informazioni contenute nel presente articolo hanno carattere generale e non sono da considerarsi un esame esaustivo e corretto né intendono esprimere un parere o fornire una consulenza di natura legale. Le considerazioni e opinioni di seguito riportate non prescindono dalla necessità di ottenere pareri specifici con riguardo alle singole fattispecie descritte.
Nel 1979, con il DPR 338 veniva introdotta la cosiddetta “eccezione galenica” e a seguito, dopo diversi anni, anche una modifica alla norma che di fatto rendeva impossibile per il Farmacista Galenista utilizzare materie prime coperte da brevetto (a meno di non sintetizzarle nel laboratorio galenico).
Tale modifica venne introdotta con l’art. 68, comma 1 lett. c) del Codice della Proprietà Intellettuale che recita(va):
“La facoltà esclusiva attribuita dal diritto di brevetto non si estende, quale che sia l’oggetto dell’invenzione: [omiss] alla preparazione estemporanea, e per unità, di medicinali nelle farmacie su ricetta medica, e ai medicinali così preparati, purché non vengano utilizzati principi attivi realizzati industrialmente“
art. 68, comma 1 lett. c) del Codice della Proprietà Intellettuale
In parole semplici: “Farmacista Galenista! Va bene, puoi non rispettare il brevetto purchè ti sintetizzi il principio attivo da solo nel laboratorio galenico!”. Ovviamente, impossibile nel 99.999% dei casi.
Nel 2023, con la Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 pubblicata in GU n. 303 del 30/12/23 in vigore dal 31/12/23 tale comma è stato modificato, abolendo le parole
“purché non si utilizzino principi attivi realizzati industrialmente“
parte di testo abolita con la Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022
permettendo di fatto al Farmacista Galenista di acquistare materie prime coperte da brevetto da grossisti autorizzati, senza doverlo per forza sintetizzare in laboratorio.
Una bellissima e completa disamina di quali erano i limiti per il Farmacista presenti con l'”eccezione galenica” sono riportati in questo articolo dello Studio legale Pandolfini.
Nella stesura di questo articolo si è preso come esempio la sostanza semaglutide, principio attivo ancora sotto copertura brevettuale, contenuto nel farmaco Ozempic® che ha come indicazione terapeutica il controllo della glicemia nei pazienti diabetici.
In Italia NON è invece in commercio (alla data di pubblicazione del presente articolo) a Luglio 2024 è entrato in commercio il medicinae industriale il Wegovy®, farmaco sempre a base di semaglutide ma con l’indicazione terapeutica per il controllo (e perdita) del peso corporeo.
In ogni caso, l’argomento è la possibilità di utilizzare la semaglutide nella preparazione galenica, indipendentemente dall’indicazione terapeutica per realizzare farmaci personalizzati per il paziente.
Il Farmacista Galenista ha dunque la possibilità di ottenere la materia prima purissima di grado farmaceutico e utilizzarla per la preparazione di farmaci galenici.
Questa norma renderà più facilmente accessibile ai pazienti preparati magistrali personalizzati contenenti sostanze ancora coperte da brevetto poiché consente al Farmacista Galenista di acquistare la sostanza purissima da fornitori autorizzati e non necessariamente dall’azienda detentrice del brevetto.
Cosa significa di fatto tutto questo? Tante possibilità, quali:
Per la vendita della semaglutide galenica è richiesta una ricetta medica che può essere redatta da QUALSIASI Medico (specialista, non specialista, di medicina generale, ecc…). Tale ricetta cambia requisiti e durata a seconda delle indicazioni terapeutiche per cui è prescritta, qui di seguito riassunte.
Nel caso di prescrizione di semaglutide galenica ad uso dimagrante, il riferimento di Legge è il DM 31 Marzo 2017 che indica i precisi formalismi che una ricetta medica galenica ad uso dimagrante deve avere, indipendentemente dalla sostanza o forma farmaceutica.
La ricetta in questo caso è ripetibile e vale 6 mesi per un massimo di 10 volte.
Il Farmacista Galenista deve inviare mensilmente copia della ricetta alla sua AUSL.
Per rendere meglio chiaro il concetto, si allega un facsimile di ricetta di semaglutide galenica redatta con formalismi ad uso dimagrante.
Nel caso di prescrizione di semaglutide galenica off label (non a uso dimagrante), il riferimento normativo è l’art. 5 della Legge 94/98 (Legge di Bella) che prevede i seguenti formalismi:
La ricetta in questo caso è non ripetibile, vale 30 giorni escluso quello di emissione per il numero di confezioni indicato dal Medico (solitamente 1).
Il Farmacista Galenista deve inviare mensilmente copia della ricetta alla sua AUSL.
Per rendere meglio chiaro il concetto, si allega un facsimile di ricetta di semaglutide galenica redatta con formalismi ad uso dimagrante.
Nel caso di prescrizione di semaglutide galenica in label (per indicazioni terapeutiche autorizzate diverse dal dimagrante, es. trattamento diabete), il riferimento normativo è sempre la Legge 94/98 (Legge di Bella) che prevede i seguenti formalismi:
La ricetta in questo caso è ripetibile e vale 6 mesi per un massimo di 10 volte.
Per rendere meglio chiaro il concetto, si allega un facsimile di ricetta di semaglutide galenica redatta con formalismi per indicazioni terapeutiche in label.
Così come il Farmacista non può decidere liberamente il prezzo dei farmaci industriali (come Ozempic® o Wegovy®), altrettanto non è libero di decidere liberamente il costo di un medicinale galenico, ma deve attenersi alla Tariffa Nazionale dei Medicinali che impone prezzi fissi.
In base (ma non solo) al tipo di forma farmaceutica e al costo della materia prima, il Farmacista determina il prezzo del medicinale galenico. Come da normativa, la Tariffa deve essere messa a disposizione del paziente che ne faccia richiesta per poter verificare il corretto calcolo del prezzo.
Al fine di agevolare questo requisito di legge, ecco alcuni esempi di prezzi della semaglutide galenica ricordando che possono variare di molto in base
Esempi (ATTENZIONE, sono prezzi indicativi che possono variare, nonostante la Tariffa, al variare del costo della materia prima):
La preparazione può avvenire solo in alcune farmacie Galeniche (tra cui alcune di Farmagalenica) dotate di laboratorio galenico con camera bianca.
Ad oggi però, il principio attivo come tale non è reperibile, pertanto non risultano farmacie di Farmagalenica in grado di allestire preparazioni galeniche con sostanze coperte da brevetto come per la semaglutide galenica descritta finora.
Farmacista appassionato di Galenica, Legislazione Farmaceutica e Farmaci al banco. Amministratore di Farmagalenica.it, Farmacosmetica.it e Cercagalenico.it.
Nel 2013 si è specializzato in preparazioni galeniche a base di cannabinoidi e cannabis medica e ha conseguito un Master alla Bedrocan BV. Da sempre lavora presso l’omonima Farmacia.
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L'articolo Semaglutide galenica: preparazione in farmacia e brevetto sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>L'articolo Vinblastina fiale iniettabili mancante? Disponibile come galenico sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>Da fine 2022 la vinblastina fiale iniettabili è mancante e non reperibile, portando a interruzioni di terapia o impossibilità di iniziare delle nuove. Data la particolarità della assenza, la carenza si fa sentire ogni mese che passa.
Nell’articolo si andrà a illustrare come è possibile per il Farmacista Galenista Italiano preparare vinblastina fiale iniettabili, gli usi e quale è la legislazione che ne regola l’acquisto e altre informazioni.
In Italia esistono 2 medicinali industriali (classificati OSP ossia di esclusivo uso ospedaliero) a base di vinblastina solfato:
entrambi con le stesse caratteristiche, vale a dire che una confezione contiene 1 fiala da 10ml di vinblastina solfato 1mg/ml, per un totale di 10mg/10ml.
Dalla banca dati ufficiale AIFA risulta che la azienda farmaceutica TEVA (produttrice della Vinblastina TEVA) ha dichiarato la decadenza della registrazione dell’AIC per giugno 2023: in altre parole non sarà più commercializzata (il farmaco è comunque già introvabile alla data di stesura del presente articolo).
Per quanto riguarda il Velbe, la ditta comunica una indisponibilità fino a maggio 2023, ma solo a partire da tale momento sarà possibile verificarle la nuova reperibilità.
La produzione delle fiale iniettabili di vinblastina fiale avviene in alcune Farmacie di Farmagalenica dotate di
Partendo quindi dalla materia prima purissima, il Farmacista Galenista può creare il medicinale secondo le indicazioni del Medico Veterinario o Medico Chirurgo (v. oltre per i dettagli della ricetta).
La Galenica è l’Arte del Farmacista per cui può personalizzare qualsiasi preparazione, inclusa quella della vinblastina fiale iniettabili.
Questo significa che è possibile preparare fiale iniettabili a diversa concentrazione (es. 2mg/ml) o diverso volume (fiale da 5ml o da 20ml).
La composizione degli eccipienti è quella standard dei farmaci precedentemente in commercio (soluzione fisiologica); altrettanto la conservazione della vinblastina fiale iniettabili galenica è obbligatoria in frigorifero tra 2-8°C con una scadenza massima di 24 mesi dalla data di produzione.
Ovviamente, essendo un medicinale allestito partendo da 0 è altrettanto possibile aggiungere nelle fiale iniettabili anche altri attivi oppure rimuovere eccipienti per risolvere problemi di allergia.
Sulle indicazioni, modalità d’uso ed effetti collaterali del farmaco fare riferimento a questo link.
Per l’acquisto di vinblastina solfato galenica, essendo un farmaco OSPEDALIERO, bisogna distinguere tra uso umano e uso veterinario. In ogni caso, non è possibile venderla al paziente finale, ma solo a cliniche veterinarie o ospedali.
Il Medico Veterinario può approvvigionarsi di fiale iniettabili di vinblastina solfato mediante una REV per approvvigionamento, indicando la composizione, volume e quantità di fiale.
Ad esempio, potrebbe indicare nel campo REV “vinblastina solfato 10mg/10ml fiale iniettabili” e un numero qualsiasi di confezioni (es. 10 oppure 45).
La ricetta è non ripetibile ha validità di 30 giorni escluso quello di emissione.
Nell’uso umano, è sempre necessaria una ricetta non ripetibile (valida 30 giorni) per la prescrizione ad uso ambulatoriale, in cui indicare la composizione, volume e quantità di fiale.
Ad esempio, in una ricetta bianca il medico potrebbe indicare “Vinblastina solfato 10mg/10ml fiale iniettabili” e un numero qualsiasi di confezioni (es. 100 oppure 18).
La vinblastina solfato è una sostanza pericolosa (va manipolata appositamente con tutte le protezioni del caso) che il Farmacista Galenista può acquistare in piccoli tagli rispetto all’industria; per questo i costi di approvvigionamento e di produzione sono ben diversi da quelli dell’industria farmaceutica che ha capacità di acquisto e produzione migliaia di volte maggiori (e quindi di ammortizzazione dei costi).
Va comunque ricordato che il Farmacista Galenista non può scegliere liberamente il prezzo di un medicinale galenico magistrale, ma si deve attendere alla Tariffa Nazionale dei Medicinali per il calcolo. Considerando che la vinblastina solfato costa decine migliaia di € al Farmacista, ecco alcuni esempi di costi:
Se la richiesta di vinblastina fiale iniettabili galeniche dovesse aumentare, è probabile che anche il fornitore possa ridurre i costi in futuro, causando un calo del prezzo delle fiale.
Per trovare e visualizzare quali Farmacie di Farmagalenica sono in grado di preparare vinblastina fiale iniettabili, consultare il motore di ricerca disponibile su www.cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
Farmacista appassionato di Galenica, Legislazione Farmaceutica e Farmaci al banco. Amministratore di Farmagalenica.it, Farmacosmetica.it e Cercagalenico.it.
Nel 2013 si è specializzato in preparazioni galeniche a base di cannabinoidi e cannabis medica e ha conseguito un Master alla Bedrocan BV. Da sempre lavora presso l’omonima Farmacia.
Iscrizione Albo dei Farmacisti
L'articolo Vinblastina fiale iniettabili mancante? Disponibile come galenico sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>L'articolo Voriconazolo collirio galenico: preparazione in Farmacia sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>Che cos’è il voriconazolo collirio, come è creato, quali possibilità ci sono e come si acquista sono solo alcune delle risposte che troverete nell’articolo che segue.
Il voriconazolo è un antinfungino.
Esso inibisce l’enzima 14α-metil-lanosterolo-demetilasi, citocromo P450 dipendente coinvolto nella sintesi dell’ergosterolo, nella membrana citoplasmatica dei funghi. Impedendo la biosintesi dell’ergosterolo, si accumulano 14α-metilsteroli che possono distruggere la struttura dei fosfolipidi di membrana, bloccando l’accrescimento dei funghi.
Trova diversi impieghi quali
Esistono diversi studi, uno molto importante ed esteso, che mostrano l’efficacia del voriconazolo collirio raggiungibile a https://ichgcp.net/it/clinical-trials-registry/NCT03230058
Per maggiori informazioni sulle cheratiti mitotiche, è disponibile questo PDF da scaricare.
Il collirio antimicotico a base di voriconazolo viene impiegato in pazienti con infezioni gravi da Candida Albicans e Fusarium già trattati per via sistemica con tutte le strategie terapeutiche, destinati alla perdita totale della vista o in alcuni casi anche dell’occhio
Dritti al punto: non esiste un farmaco industriale in collirio, pronto all’uso a base di voriconazolo in Italia.
E quindi? Che si fa?
Semplice, si chiede che venga preparato dal Farmacista Galenista partendo o da altri farmaci a base di voriconazolo o dalla materia prima purissima:
Il primo caso è il più semplice e consente di risolvere alcune problematiche tecniche (es. la bassa solubilità del voriconazolo in acqua): partendo da fiale iniettabili, si diluisce e ripartisce opportunamente il liquido fino alla concentrazione desiderata di voriconazolo.
Il secondo caso permette invece di variare a piacere la composizione e concentrazione del collirio dato che il Farmacista è libero di creare il farmaco secondo necessità.
Il Farmacista Galenista dispone di camere bianche in cui allestire il voriconazolo collirio galenico che deve essere sterile e puro. Il fatto di realizzarlo partendo da una materia prima ha diversi vantaggi che qui sono brevemente vantaggi:
In base al tipo di infezione in corso e alla gravità, il Medico potrà impostare la terapia con il collirio in maniera differente, da 1 goccia da somministrare ogni ora a 1 goccia ogni TOT ore.
Si tratta di un farmaco facilmente deperibile che deve essere conservato sempre in frigorifero tra 2 – 8°C.
Gli studi ad oggi disponibili indicano che il voriconazolo collirio è stabile fino a 120 giorni dalla data di preparazione, con una perdita di attività < 10%. Pertanto solitamente la scadenza assegnata è di massimo 90 giorni dalla data di produzione, al fine di garantirne la massima efficacia; una volta aperto, però, va utilizzato ed eventualmente gettato entro 30 giorni.
Il voriconazolo collirio galenico può essere acquistato come farmaco galenico sia per uso umano che veterinario.
Salvo il volere specifico, il Medico non deve preoccuparsi di prescrivere Vfend® e poi richiedere la preparazione: sarà il Farmacista Galenista a valutare cosa è reperibile per la preparazione del collirio.
Pertanto, in base alla Tabella 4 della Farmacopea Italiana XII edizione, quando si richiede la preparazione del collirio partendo dalla materia prima pura, per la preparazione e vendita è necessaria una ricetta medica ripetibile che può essere redatta da qualsiasi medico, valida 10 volte per un massimo di 6 mesi.
Se però il Medico vuole utilizzare il Vfend® iniettabile per ottenere il collirio vale la pena ricordare che esso è soggetto a ricetta non ripetibile limitativa, pertanto potrà essere prescritto solo da centri ospedalieri e specialisti. Inoltre, in questo caso la prescrizione sarà off-label che richiederà il consenso informato.
Il Veterinario potrà prescrivere il collirio tramite una Ricetta Elettronica Veterinaria Galenica (REVG) che sarà non ripetibile semplice se per animali nDPA (cani, gatti, ecc…) o non ripetibile in triplice copia se per animali DPA (ovini, bovini, ecc…).
Ricordate che il Veterinario non può prescrivere farmaci uso umano soggetti a ricetta limitativa, ma solo approvvigionarsene.
Trattandosi di un farmaco sterile da realizzare in camera bianca, di difficile realizzazione e con un alto costo del principio attivo, esso ha un costo elevato.
Il prezzo non è comunque deciso dal Farmacista a discrezione, ma calcolato mediante tariffe ministeriali che sono liberamente consultabili e dipende principalmente dal costo della materia prima (oltre 100€ per 100 mg).
A scopo di esempio:
La spesa del farmaco è fiscalmente detraibile, essendo un galenico.
Per trovare e visualizzare quali Farmacie di Farmagalenica sono in grado di preparare il voriconazolo collirio galenico, consultare il motore di ricerca disponibile su www.cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
Farmacista appassionato di Galenica, Legislazione Farmaceutica e Farmaci al banco. Amministratore di Farmagalenica.it, Farmacosmetica.it e Cercagalenico.it.
Nel 2013 si è specializzato in preparazioni galeniche a base di cannabinoidi e cannabis medica e ha conseguito un Master alla Bedrocan BV. Da sempre lavora presso l’omonima Farmacia.
Iscrizione Albo dei Farmacisti
L'articolo Voriconazolo collirio galenico: preparazione in Farmacia sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>L'articolo Sindrome di Menkes: rame istidinato fiale in Farmacia sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>L’importanza del Farmacista Galenista è chiarissima nel momento in cui esso rappresenta l’unico modo in cui è possibile ottenere questo farmaco. Perché? La soluzione nel testo sotto.
La Sindrome di Menkes è un disturbo congenito (dalla nascita) del metabolismo del rame che causa mancanza di rame nell’organismo e porta ad una serie di problematiche legate alla carenza di tale elemento:
Maggiori informazioni sulla malattia di Menkes possono essere trovati qui, qui e qui. Nell’articolo che segue ci occuperemo principalmente della soluzione, non della malattia.
Il rame istidinato è una sostanza formata da un complesso di rame e istidina che rappresenta la trattamento alla Sindrome di Menkes.
Si somministrata a vita sotto forma di iniezioni sottocutanee e permette di controllare la malattia, aumentando la sopravvivenza.
Poiché la Sindrome di Menkes è una malattia rara (1 caso ogni 50.000 nascite), il rame istidinato fiale è considerato un farmaco orfano.
Non ci sono. O meglio non esiste come prodotto finito, essendo molto molto instabile. Per questo è necessario prepararlo come farmaco galenico: la stabilità ridotta ne impedisce la commercializzazione come normalmente avviene per gli altri medicinali, mentre la preparazione galenica avviene estemporaneamente, ossia sul momento.
Dunque, non esistono farmaci industriali pronti a base di rame istidinato fiale iniettabili o altro.
E quindi?
Quindi il Farmacista Galenista fa il Farmacista: deve sintetizzare nel laboratorio galenico della Farmacia il principio attivo (grazie ad un protocollo sviluppato da “Hospital for Sick Children of Toronto“) e poi utilizzarlo per la preparazione delle fiale iniettabili in camera bianca, ossia in un ambiente controllato e regolato dalle Norme di Buona Preparazione Integrali in cui allestisce farmaci sterili e apirogeni iniettabili sul momento.
ADORO!!
Come detto, la preparazione del rame istidinato richiede che sia sintetizzato sul momento tramite l’utilizzo di materie prime purissime e con calcoli stechiometrici precisissimi. Un solo errore (es. una goccia di sodio idrossido di troppo) e il principio attivo ottenuto potrà non andare bene, contenendo meno rame di quello che dovrebbe oppure generando metaboliti secondari.
Essendo un farmaco galenico, il Farmacista Galenista può preparare qualsiasi quantità e dosaggio anche solitamente la dose utilizzata è di 3,5 mg rame istidinato / ml vale a dire 500 microgrammi di rame / ml.
Possono essere prodotte qualsiasi quantità, da 10 fiale (minimo) a infinito… più o meno
Le fiale iniettabili di rame istidinato hanno un colore molto caratteristico (blu acqua):
Se non conservate correttamente, il colore tende a diventare verdognolo e tendono a formarsi precipitati (es. polvere nera di ossido di rame).
Per una corretta conservazione delle fiale di rame istidinato è necessario ricordare che:
Solitamente una fiala viene somministrato in 2 iniezioni giornaliere (mezza fiala al mattino e mezza alla sera) per via sottocutanea.
La fiala aperta al mattino e non utilizzata DEVE essere conservata in frigorifero. Se non utilizzata, va gettata immediatamente e non più utilizzata.
Il rame istidinato fiale iniettabili è un farmaco che può essere prescritto da qualsiasi Medico (di base, specialista, ospedaliero, ecc…) senza alcuna limitazione, nonostante sia certamente un farmaco di nicchia.
Richiede una ricetta ripetibile, valida per 6 mesi per il numero di fiale indicato dal medico in ricetta e può essere riutilizzata per massimo 10 volte.
Trattandosi di un farmaco orfano che il Farmacista Galenista deve prima sintetizzare, poi preparare in camera bianca in fiale sterili e apirogene i costi in media sono di circa 45-53€/fiala (IVA 10% inclusa).
Si ricorda che il costo non è stabilito autonomamente dal Farmacista, ma calcolato in base alla Tariffa Nazionale dei Medicinali ed è fiscalmente detraibile.
Per trovare e visualizzare quali Farmacie di Farmagalenica sono in grado di sintetizzare e preparare rame istidinato fiale iniettabili, consultare il motore di ricerca disponibile su www.cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
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]]>L'articolo Terapia EV: antiaging, integratore o farmaco? Come funziona sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>In questo articolo si descriverà lo stato dell’arte della terapia EV in Italia, in cosa consiste, da chi viene preparata (spoiler: il Farmacista Galenista nel laboratorio galenico della Farmacia, in camera bianca), gli effetti, come può essere prescritta o acquistata, le farmacie di Farmagalenica che la preparano nel laboratorio galenico (v. fine articolo lista) e tanto altro.
È accettato che il “padre” della terapia EV intesa per quanto spiegato finora sia un Medico americano, il Dr. John Myers che per primo iniziò ad utilizzare trattamenti basati su iniezioni di vitamine e minerali. La necessità che aveva a metà degli anni 2000 era di trattare pazienti affetti da fatica cronica, spasmi muscolari, fibromialgia e altro.
I risultati da lui ottenuti diedero poi il via ad una serie di pratiche mediche in cui alla somministrazione di vitamine e sali minerali si aggiunsero anche altre sostanze antiossidanti e altri (v. oltre) per potenziarne i benefici.
Di seguito viene illustrata la formula originale utilizzata dal Dr. Myers., tenendo conte che negli anni successivi essa venne integrata / modificata a seconda delle necessità del paziente e dei risultati che via via si andavano consolidando:
il tutto inserito in soluzione fisiologica o ranger lattato.
Prima cosa: dal punto di vista normativo, tutti i preparati che costituiscono la terapia EV sono classificati come medicinali in quanto prodotti da un Farmacista Galenista come farmaco galenico; inoltre il dosaggio di queste sostanze può variare a seconda della richiesta del medico, da “semplici” dosi da integrazione a dosi (molto) elevate da utilizzare secondo le indicazioni terapeutiche previste.
Secondo: perché assumere per via iniettiva sostanze che potrebbero essere (in parte) assunte per via orale? La risposta è abbastanza semplice se si considera che in questo modo si bypassa il tratto gastro-intestinale, e si rendono le sostanze direttamente disponibili in circolo e quindi maggiormente biodsponibili (= assorbimento maggiore).
Una terapia EV prevede che il medico richieda al Farmacista Galenista la preparazione di determinate sostanze in forma iniettabile, solitamente una singola sostanza per ogni fiala (per questioni di conservazione e/o stabilità).
Quando si rende necessaria la somministrazione, le fiale vengono unite sul momento tra loro all’interno di un solvente che può essere soluzione fisiologica o ringer lattato.
Quindi, a seconda del tipo di sostanza e del volume si possono avere 3 vie di somministrazione:
La vera terapia EV: è la “classica” flebo in cui un volume di 300-500ml viene infuso in vena alla persona, in un tempo massimo di 60-90 minuti. Ovviamente tale tempo può essere variato o aumentato a seconda della risposta del paziente o del tipo di sostanze da fornire.
Il push è sempre una somministrazione intravenosa, ma si differenza dalla flebo per 2 motivi:
È adatta per la somministrazione di sostanze instabili (es. glutatione ridotto) o quando si vuole somministrare un alto dosaggio di sostanze in poco tempo.
In questo caso invece, non si tratta di una endovena, ma di una somministrazione nel muscolo (tipo la classica iniezione nel gluteo per il mal di schiena ;-)). Il suo utilizzo è solitamente relegato ad un numero limitato di sostanze (alcune vitamine) e alla mancanza di tempo (l’iniezione avviene in pochi secondi).
Ci sono diverse sostanze che possono essere impiegate nella terapia EV, che possono essere mescolate (non tutte! Fondamentale è fare sempre riferimento al Farmacista Galenista) a seconda dell’effetto che si vuole avere o delle carenze che possono andare a risolvere.
Di seguito un elenco non esaustivo:
Tutte queste sostanze sono prodotte come farmaci galenici dal Farmacista Galenista nella camera bianca, partendo dalle materie prime purissime e realizzando il farmaco sterile per la terapia EV.
Il cuore di tutta la terapia EV è la possibilità, ampiamente descritta, di disporre di sostanze da poter iniettare ad un certo dosaggio personalizzato, da sole o in associazione.
Tutto inizia grazie al Farmacista che disponendo delle materie prime purissime, può allestire fiale o vial iniettabili sterili e apirogeni mediante camere bianche in cui produce questi medicinali, secondo le Norme di Buona Preparazione Integrali.
Il fatto che il Farmacista possa creare il farmaco partendo da 0, da materie purissime di grado farmaceutico, permette di
Esistono diversi studi sull’uso della terapia EV, in molte delle sue forme e formulazioni. Considerando che la maggior parte delle sostanze presenti sono vitamina e sali minerali, essa risulta solitamente ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti. Inoltre, essendo somministrata per via endovenosa, si bypassa il tratto digestivo ed epatico, rendendo tali sostanze più assorbitili e biodisponibili.
I principali effetti collaterali / secondari durante la somministrazione di terapia EV sono:
La maggior parte di questi effetti sono temporanei e possono essere rapidamente risolti rallentando la velocità di somministrazione o dando qualche minuto extra al paziente affinché si adatti.
Solitamente questi effetti si manifestano all’inizio delle somministrazioni per cui una volta risolti, la restante somministrazione della terapia EV può avvenire senza problemi.
Particolare attenzione deve essere posta a persone in dialisi o con problemi renali a causa dell’aumentata escrezione di sostanze cui segue la somministrazione di una terapia EV.
Come già detto, tutte le preparazioni che compongono la terapia EV sono farmaci galenici, preparati dal Farmacista Galenista nel laboratorio. Per qualsiasi di questo, essendo iniettabile, richiede sempre ricetta medica ripetibile, valida 6 mesi per un massimo di 10 confezioni salvo diversa indicazione del medico (es il medico può richiedere 100 fiale).
La prescrizione può essere redatta da qualsiasi Medico, senza alcuna specializzazione obbligatoria richiesta. La prescrizione potrà essere intestata
I formalismi prevedono, oltre ai classici (data, timbro e firma del medico) l’indicazione di
Per facilitare la comprensione di quanto detto, si allegano alcuni esempi di facsimile per una prescrizione di fiale per la terapia EV con il Dr. Myers’ Cocktail:
PDF Fiale iniettabili Dr. Myer’s Cocktail
Essendo medicinali galenici, l’importo è fiscalmente detraibile. I costi dipendono molto dalla quantità e dalla concentrazione delle sostanze. In linea di massima
Per trovare e visualizzare quali Farmacie di Farmagalenica sono in grado di preparare e vendere fiale iniettabili per la terapia EV, consultare il motore di ricerca disponibile su www.cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
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]]>L'articolo Ibuprofene aerosol galenico per polmonite interstiziale sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>In questo articolo verrà spiegato di che farmaco si tratta, di come viene prodotto in alcuni laboratorio galenici delle farmacie di Farmagalenica (v. in fondo all’articolo per la lista completa), della legislazione di vendita, tariffazione, eccetera.
L’ibuprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) ben noto a tutti per essere liberamente acquistabile in creme o compresse o capsule senza ricetta e usarlo autonomamente in caso di dolori e infiammazioni (es. mal di testa).
Le attività chimiche dell’ibuprofene sono ben note:
Esistono alcuni studi che ne indagano l’efficacia quando nebulizzato (come questo e questo) dimostrando diverse attività:
In Argentina sono attualmente in corso studi di fase II per la futura commercializzazione dell’ ibuprofene aerosol come farmaco industriale.
Altro studio, case reports, del Dr. Matozza “INHALED IBUPROFEN CASE REPORTS IN CHRONIC RESPIRATORY PATHOLOGIES” è disponibile al download qui sotto:
In Italia NON esistono farmaci industriali a base di ibuprofene in aerosol. Esistono creme, capsule, compresse, iniezioni, ecc… ma non un medicinale pronto a base di ibuprofene.
L’unico modo per ottenerlo, quindi è richiedere ad un Farmacista Galenista di prepararlo come farmaco galenico nel laboratorio della Farmacia. Cosa significa esattamente viene spiegato nel paragrafo sottostante.
Nota: parte tecnica per Farmacista; il lettore può anche saltare al capitolo successivo.
Alcune cose da ricordare prima di affrontare la teoria della preparazione galenica:
La reazione chimica che il Farmacista Galenista va a realizzare nel laboratorio galenico è una reazione acido base tra l’acido e il bicarbonato di sodio dove un atomo di sodio va a sostituire un protone dell’acido 2-(4-isobutilfenil)propanoico generando ibuprefano di sodio.
Nella preparazione dei farmaci galenici, il Farmacista dispone della materia prima farmaceutica pura che può lavorare per ottenere qualsiasi forma farmaceutica, incluso l’aerosol, miscelando e solubilizzado la polvere pura di ibuprofene nel solvente (liquido) più adatto.
La solubilizzazione rappresenta il problema più grosso per via della natura chimica dell’ibuprofene ed è per questo che il Farmacista Galenista deve ottenere l’ibuprofene sodico mediante una reazione chimica direttamente in laboratorio.
Come indica la Farmacopea Italiana (il testo di riferimento per la Galenica) le soluzioni per aerosol da nebulizzare non devono essere sterili, ma deve essere comunque garantita la salubrità della soluzione.
Ecco quindi che:
La composizione della soluzione per aerosol può essere decisa dal Medico in maniera assolutamente personalizzata (indicandola in ricetta) oppure lasciata al Farmacista.
Un protocollo operativo (ideato dal Dr. Guillermo Antonio García Pittaluga, farmacista argentino) prevede la seguente composizione di ibuprofenato di sodio 50mg/1ml (pari a 30 gocce):
È possibile scaricare la procedura integrale in PDF cliccando sul link seguente: Metodica Ibuprofene 2.0.pdf.
Poiché la procedura è lunga da descrivere, se ne propone la seguente versione ridotta per dare un’idea dei passaggi, lasciando al lettore la lettura del testo integrale nel PDF sopra citato; la seguente procedura è stata messa a punto partendo dalle indicazioni del Dr. Guillermo Antonio García Pittaluga:
Note:
Trattandosi di un farmaco galenico, ogni singolo caso può essere diverso i quanto ogni paziente può necessitare di una terapia personalizzata.
Alcuni indicazioni di minima sono:
In ogni caso, fare sempre riferimento al Medico per ogni indicazioni sulla terapia.
Per quanto riguarda la conservazione, generalmente la soluzione di ibuprofene aerosol si conserva sigillata a temperatura < 25°C per un massimo di 180 giorni dalla data di produzione.
Una volta aperta la singola confezione, essa va utilizzata il prima possibile entro 20 giorni dall’apertura conversandola sempre a temperatura ambiente.
Durante l’utilizzo dell’ibuprofene aerosol si è osservato:
Per preparare un farmaco galenico a base di ibuprofene aerosol, il Farmacista Galenista necessita di una ricetta medica ripetibile, valida 6 mesi per un massimo di 10 preparazioni. Tale ricetta può essere redatta da qualsiasi Medico iscritto all’Ordine dei Medici, senza distinzione alcuna essendo questa una prescrizione inlabel (nella galenica, la Legge 94/98 indica che la via di somministrazione non è considerata nella valutazione di inlabel o offlabel).
In tale ricetta il medico dovrà indicare, oltre ai soliti formalismi obbligatori (es. data, timbro o intestazione, firma):
A titolo di esempio, per facilitarne la comprensione, si rende disponibile un esempio di ricetta medica su come deve essere compilata che può essere scaricata in PDF dal link sottostante:
Essendo un medicinale galenico, l’ ibuprofene aerosol non ha un costo fisso in quanto dipende dalla
Quest’ultima è un decreto Ministeriale cui il farmacista si deve attenere per preparare il farmaco.
Trattandosi di una soluzione non sterile, il costo di 50ml ha un costo minimo di CIRCA 25/30€; in caso di sterilizzazione in camera bianca / isolatore, il costo minimo di 50ml sale a CIRCA 50€ per singolo flacone.
Sono prezzi indicativi che il paziente può verificare in base all’art. 12 della Tariffa.
Come tutti i farmaci galenici, è fiscalmente detraibile.
Per trovare e visualizzare quali Farmacie di Farmagalenica sono in grado di allestire ibuprofene aerosol per polmonite interstiziale o altro, consultare il motore di ricerca disponibile su www.cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
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]]>L'articolo Estradiolo valerato fiale iniettabili: farmaco galenico in Farmacia sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>L’Estradiolo è un ormone steroide estrogeno.
Si occupa della regolazione del ciclo mestruale della donna e della comparsa e al mantenimento dei caratteri sessuali femminili. Durante la pubertà contribuisce alla maturazione degli organi riproduttivi femminili e stimola la comparsa dei caratteri sessuali secondari (es. sviluppo delle mammelle e della tipica conformazione corporea con deposizione del grasso su seno, fianchi e cosce).
Inoltre, svolge un’azione protettiva contro l’osteoporosi.
Gli usi di infezioni di estradiolo valerato o enantato fiale sono molteplici:
Solitamente, le iniezioni sono somministrate come intramuscolari o nel grasso settimanalmente o mensilmente.
In Italia esistono diversi medicinali industriali (c. d. “specialità medicinali”) che contengono estradiolo valerato o enanatato, sia per via orale che iniettabile.
Ne citiamo alcuni quali Climen, Gynodyan Depot, Progynova, Dienogets cui rimandiamo alle singole schede informative (cliccare sul nome di ciascuno).
ATTENZIONE: tutti questi farmaci contengono altri principi attivi associati all’estradiolo, che per alcuni pazienti non sono indicati o necessari per la terapia.
Alcuni pazienti sopperivano alla mancanza importando dalla Svizzera farmaci industriali (es. Neofollin), con tempi e costi molto elevati.
Ma ecco che a questo punto della storia interviene la figura del Farmacista Galenista.
Come il lettore avrà intuito, la risposta è SI, il Farmacista Galenista dotato di un laboratorio galenico con camera bianca in Farmacia può preparare sul momento (“estemporaneamente“) un farmaco iniettabile contenente solo estradiolo valerato o estradiolo enantato.
Avendo a disposizione locali sterili in camera bianca, può prepara farmaci iniettabili miscelando la sostanza pura in appositi eccipienti e sterilizzarli per renderli sterili e apirogeni, quindi idonei all’iniezione.
Il tutto in Italia, quindi con tempistiche che si riducono a pochi giorni per l’accesso al farmaco.
Si tratta di un medicinale creato su misura dal Farmacista, ossia partendo dalla materia prima pura che viene miscelata e lavorata insieme agli eccipienti per ottenere il farmaco richiesto.
Non è quindi un farmaco standard, ma può essere variato in vari aspetti e questo permette di avere:
A titolo di esempio, alcune composizioni di fiale iniettabili di estradiolo valerato (o enantato) sono le seguenti:
– estradiolo valerato 400mg o 200mg
Esempio di prescrizione
– alcool benzilico
– benzoile benzoato
– olio di ricino
in una fiala da 10 ml o 5 ml
In quanto ormoni galenici, per la preparazione di fiale iniettabili di estradiolo enantato o valerato è necessario fornire una ricetta medica non ripetibile valida per il numero di confezioni indicate in ricetta (solitamente 1), la cui validità temporale è di 30 giorni escluso quello di emissione.
Tale ricetta può essere redata da qualsiasi Medico (Chirurgo se per uso umano, Veterinario se per uso veterinario) e trattasi sempre di una prescrizione su ricetta “bianca” (ricettario privato del medico).
A tal proposito, si ricorda che i costi dell’ estradiolo valerato fiale iniettabili non sono decisi dal Farmacista, ma calcolati secondo una tariffa ministeriale (Tariffa dei Medicinai): il costo, calcolato con vari fattori, in questo caso è determinato principalmente da 2 aspetti:
Per questo, a scopo di esempio, un fiala di estradiolo enantato da 10ml allo 4% (0,4g/10ml) ha un costo compreso tra i 130-150€
Per trovare e visualizzare quali Farmacie di Farmagalenica sono dotate di camera bianca e in grado di allestire estradiolo valerato fiale iniettabili o estradiolo enantato in fiale sterili consultare il motore di ricerca disponibile su www.cercagalenico.it (si aprirà una nuova pagina).
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]]>L'articolo Fiale Vitamina C iniettabile: guida galenica, prezzo e info sembra essere il primo su Farmagalenica.
]]>Andiamo con ordine.
Beh, diciamo che ognuno di noi ha una vaga idea, magari confusa, di cosa è la vitamina C: antiossidante, stimolante le difese immunitarie, base per la riparazione dei tessuti, eccetera. Chi più ne ha, più ne metta.
Quando si parla di vitamina C nel mondo “pharma”, occorre disinguere tra
La prima viene impiegata nel settore alimentare o degli integratori: è meno “pura”, con limiti di impurezze maggiori rispetto a quella farmaceutica. Ha per questo un costo minore di quella farmaceutica.
La seconda è la forma più pura (si dice di grado GMP, Good Manufacturing Practices) ed è quella utilizzata in ambito farmaceutico: più controlli, minori o assenti impurità, idoneità alla preparazione galenica iniettabile. Ha per questo un costo maggiore di quella alimentare.
Quando si parla di vitamina C farmaco (in generale) ci sono diverse indicazioni d’uso conosciute, come ad esempio:
Si tratta di un farmaco industriale ossia realizzato industrialmente e quindi dotato di AIC 025116029 (detto anche MINSAN).
In Italia esiste come farmaco autorizzato per endovena o sottocute o intramuscolo.
La confezione di Vitamina C ROCHE:
Come indicazione d’uso ha tutti gli stati carenziali di vitamina C o in caso di aumentato fabbisogno.
Ovviamente, può essere utilizzata per qualsiasi altra indicazione terapeutica non autorizzata ma della quale ci sia letteratura scientifica accreditata (si parla di uso off label).
Si tratta di un medicinale realizzato dal Farmacista Galenista all’interno del Laboratorio Galenico della Farmacia solo se dispone di una camera bianca (a norma NBP).
Essendo un medicinale da creare ogni volta (con ricetta medica, v. più avanti), si può realizzare in tantissimi modi (dosaggio, concentrazione, quantità, eccetera). Nella parte seguente dell’articolo si andrà a spiegare cosa e come questo avviene e quali peculiarità determina.
Poiché le soluzioni iniettabili vitamina C galenica sono poco stabili (v. dopo), a volte si preferisce allestire farmaci galenici a base di sodio ascorbato.
1 grammo di ascorbato di sodio apporta 889 mg di acido ascorbico (vitamina C) e 111 mg di sodio
Ripeto: è un medicinale che viene creato dagli “ingredienti” puri (materie prime di grado farmaceutico) e che quindi può essere realizzato dal Farmacista in camera bianca in (virtualmente) infiniti modi.
Esistono però alcune preparazioni galeniche a base di vitamina C iniettabile che sono “standard” per richiesta ossia le prescrizioni sono standard. Questo consente di poter dare alcune indicazioni valide nella maggior parte dei casi.
Gli “ingredienti” normalmente presenti nelle fiale di vitamina C iniettabile galenica sono:
Balza subito all’occhio come i componenti siano pochissimi: questo permette di risolvere a monte il problema di allergie o intolleranze ad eccipienti.
Se questo da una parte si ripercuote sulla stabilità/scadenza, dall’altra permette di avere un medicinale che contiene in pratica solo ed esclusivamente il principio attivo, senza conservanti, correttori, ecc..
Inoltre può essere preparata in sacche per infusione o fiale di vetro.
Come dice il nome, si tratta di sacche (morbide quindi) in materiale plastico al cui interno viene riposto il liquido della vitamina C iniettabile galenica sterile.
Le caratteristiche sono:
Si tratta di contenitori (detti vials) in vetro scuro (ambrato, per proteggere dalla luce esterna) di diverse dimensioni. Le caratteristiche sono:
La vitamina C è una sostanza molto sensibile a luce, aria, calore. Una volta sciolta in un liquido, la sua stabilità cambia a seconda delle condizioni di conservazione e del solvente utilizzato.
Per questo le fiale o sacche vanno conservate tra 2-8°C e al riparto dalla luce (es. può essere opportuno valutare di coprire una sacca durante l’infusione con alluminio).
Una volta aperta/forata, la sacca o fiala va utilizzata completamente; l’eventuale avanzo va gettato immediatamente e non conservato o riutilizzato: l’assenza di conservanti non permette alcuna deroga.
Dal punto di vista normativo, la prescrizione di vitamina C iniettabile richiede generalmente una ricetta ripetibile, valida 6 mesi per un massimo di 10 preparazioni.
Tale ricetta può essere redatta da qualsiasi Medico (privato, di medicina generale, ospedaliero, ecc…).
In caso di dosaggi molto alti che superano le dosi dei farmaci normalmente presenti in commercio è richiesto che il Medico indichi in ricetta l’assunzione di responsabilità per il dosaggio, confermandolo con una indicazione tipo “sic volo” o similari.
E’ importante che nella ricetta medica siano presenti tutti gli elementi richiesti dalla normativa e che permettano al Farmacista di capire cosa preparare:
Trattandosi di un farmaco galenico, il prezzo non è scelto liberamente dal Farmacista, ma è da lui calcolato tramite la Tariffa Nazionale dei Medicinali che determina i costi di produzione e importi da applicare nelle preparazioni galeniche.
Da essa ne deriva che per la preparazione di farmaci galenici sterili, sia per l’alto rischio delle condizioni di lavoro (sterilità e apirogenicità) e dei macchinari necessari, ci sono costi fissi sostanziosi: in altre parole, richieder una piccola fornitura/quantità di un farmaco galenico ha bene o male gli stessi costi fissi di una fornitura maggiore.
In base alla tariffa, il costo minimo di una preparazione galenica sterile iniettabile è sui 100-120€, indipendentemente dalla quantità. Tale costo però può essere rivisto al ribasso dal Farmacista per adattarlo alla quantità richiesta di farmaco.
Per fare alcuni esempio, in base all’art. 2 della Tariffa, si ha che:
Ovviamente, se per assurdo si chiedesse una sola fiala, il costo sarebbe anche fino a 10 volte maggiore poiché i costi di produzione sarebbero tutti “scaricati” su quella singola fiala.
Essendo un farmaco galenico, il costo è detraibile fiscalmente.
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